venerdì 29 aprile 2011

Giochi moderni

Aisha: “Mamma, posso andare su un WWW? Posso andare sulle Winx?”

Ogni tanto glielo concedo. Senza esagerare. Credo che in quanto “nativi digitali” sia giusto prendano confidenza anche con questo aggeggio!

Trimamma: “Solo poco però” (che una internet-dipendente in casa basta e avanza!)
Aisha: “Mamma, mi aiuti a fare questo gioco? Ah no, ho capito!”
Infatti, il tempo di svoltare l'angolo cucina-sala, è già all’opera!
LOVE TEST (???)
scrivi il tuo nome:  Aisha - - -  Scrivi il suo nome: Luca - - - Clicca
cominciano a colorarsi, di rosso, tanti cuoricini… 73%
Lampeggia una casella “consiglio della coppia” (in questo caso Musa e il suo boyfriend)

Aisha: “Mamma leggi per favore?” (sa leggere benissimo; corsivo, stampatone, stampatino -ai miei tempi stampato maiuscolo e minuscolo- ma a volte, mi chiede questa forma di coccola!)

Leggo ad alta voce cercando, in contemporanea, di capire
“Potreste essere una bella coppia… cogli l’attimo! Dovrete iniziare a sopportare i vostri difetti”
(ho storpiato brutalmente per non incorrere in problemi di copyright con la Rainbow Ltd... Mica noccioline!)

Non ho ancora finito di capire la frase (e quello che sta succedendo) che se ne esce con un
“Non sono io!”

Respiro... abbiamo sbagliato gioco!
“Cosa vuol dire “non sono io”?

Risponde con una risatina mista divertimento, imbarazzo, dispiacere (non so come descriverla)
“Ehhhhh, il Luca non mi guarda neanche. Guarda solo la Giusy!”

Cioè, io non mi aspettavo che arrivasse così presto!
Mia figlia è innamorata! E per di più non corrisposta!
Certe tragedie del passato, IO, non le ho ancora superate!
Se mi chiede un parere (ma anche se non me lo chiede) come posso aiutare mia figlia???


!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! AIUTO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Trimamma per sdrammatizzare
“ma dai, è solo un gioco (che d’ora in poi ti vieterò di fare!), guardiamo me e papà!”
Cuoricini al 57%.
Suggerimento “Credi in questa coppia. Prima o poi i vostri destini si incroceranno!”
(Ah si? Interessante!)


martedì 26 aprile 2011

La scelta

Ormai è volata quasi una settimana.
Quando è arrivato quel messaggio di Nina…l’ho lasciato lì, un giorno, in attesa!

… è che mi ha trovato in un brutto momento!

Uno di quei momenti in cui ho tanta voglia di piangere… e non so bene il perché!
Quando si risveglia quel senso di rabbia e vuoto.
Quando palpo quella fatica di vivere, e mi chiedo cosa voglio ancora.

Passavo l’aspirapolvere per casa (eh, che poesia!) e la mia testa ribolliva di pensieri!
Rimettevo in discussione tutto. Me stessa.
Quando quella tristezza mi assale, comincio a vedermi in maniera distorta.
Tutto viene messo sotto la lente d’ingrandimento, e qui prende nuova forma,
giusta o sbagliata che sia!

E il pensiero continuava a posarsi su noi due.
Sulla nostra bella coppia … ma quante volte mi manca quel filo sottile.
Possibile che -tra noi- l’Amore debba essere un segreto?

Poi è arrivata lei. Col suo sguardo indagava i miei occhi lucidi.
Non ho dovuto pregarla al silenzio, tanto non parla ancora!
Con te avrei mentito uno starnuto da polvere,
...avresti capito?... Ma non c’è stato bisogno.

Ogni tanto ritorna, quella disperazione. Poi, com’è venuta, se ne va.
E ogni volta mi ripeto che un giorno ce la farò a non ascoltarlo più, questo fastidioso sottofondo! Accadrà.

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

Cara Nina,
cosa potevo risponde, al tuo premuroso messaggio?
Ripensandoci, avrei potuto raccontarti che le tue cartoNine, ancora una volta, mi ridestavano stati d’animo impetuosi.

Ho vinto il tuo premio, onoratissima, sempre più grata e stupita, man mano che riuscivo a leggere gli altri partecipanti al Contest.
L'ho vinto in un momento in cui la mia autostima è a livelli minimi (l’avevi capito dall’esuberanza della mia “esultanza”(??)?)

La scelta è stata dura, ma alla fine ce l’ho fatta, e sotto la spinta del mio umore, ho deciso!

Il mare (che adoro) come filo conduttore. Come Aliseo.
Tre cartoNine; per il passato, il presente, il futuro.

Ho scelto "ombrelli" per tanti motivi diversi.
Come non concederle il riconoscimento di avermi portato alla vittoria?
Come non ricordare, attraverso questa cartoNina, alcuni, tra i momenti più belli della mia vita?
Come non amarla di più, scoprendola legata a De Gregori.
Come non rivedere, nei suoi ombrelli, i miei tre figli, e sperare di trovarli chiusi, verso la pioggia della mia tristezza, e aperti, alla gioia della mia allegria.

Ho scelto "piovono risa", illuminata da un commento di verderame al tuo post.
Lo riporto. Non me ne voglia l’autore!
...e poi una pozzanghera di sorrisi da infradiciare d'amore anche l'umore più nero.
perché, poi, è questo che mi riporta alla realtà; il sorriso, le tenerezze, le sonore risate dei miei bambini.

Ho scelto "chi raccoglie conchiglie" per rappresentare il futuro.
Ancora loro, ancora tre, due femmine e un maschio, adulti.
Sono loro che raccoglieranno le conchiglie -pezzi di me- dopo le tante mareggiate.
Ce ne saranno di bellissime, di brutte e di rotte.
Sceglieranno le più belle, da portare alle loro case.
Io spero che siano poche, quelle da ributtare al mare!

Ancora immensamente grazie, a te e al tuo poeta, che ti disegna sulla sabbia.

Tri mamma

venerdì 22 aprile 2011

Nostra Madre Terra

Per ragioni di tempo (che non ho, nulla di nuovo!) mi limito a linkarvi il
post di Ondaluna, un cuore che batte, che ci ricorda che

Oggi è il giorno della Terra. Earthday è la giornata riconosciuta dalle Nazioni Unite celebrato dal 1970 con lo scopo di sensibilizzare la popolazione mondiale alla conservazione delle risorse naturali del nostro Pianeta. 

Guardate anche le immagini (io ho dato una sbirciatina)
ma questa sera, insieme ai miei figli, le guarderò meglio!

secondo me (che ogni tanto mi perdo su google heart),
è lo spettacolo più affascinante che possa esistere !

"Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti fiori et herba."

giovedì 21 aprile 2011

Sarà

Sarà che questo inverno, fortunatamente, non mi sono ammalata granchè (adesso che l'ho detto aspetto la botta!) e l'unico virus che mi ha contagiata è quello dei giveaway.

Sarà che si vince un libro e potrei tenerlo sul comodino ad oltranza, senza doverlo riconsegnare alla biblioteca, avendone letto solo la metà.

Sarà che il suo racconto mi è piaciuto tanto.

Sarà quel che sarà... ho deciso di partecipare anche alla prima volta di Mazel!


Per gli stessi motivi o altri che vi calzano meglio, potete partecipare anche voi!

etciuuu!

lunedì 18 aprile 2011

Risultati

Generalmente delego, abbastanza contenta, la preparazione delle torte di compleanno al team marito-suocera, felici, a loro volta, di questi momenti di creatività insieme!

questo il loro buonissimo salame cinese


Questa volta, grazie alla curiosità per un suggerimento di Mikela, mi sono imposta di mettermi all'opera con una creazione diversa dalla mia solita crostata! 


questa il mio pan di spagna, farcito vaniglia e cacao, ricoperto di MMF e caramelle



Questo è uno tra i primi (semplici) concreti risultati dell'influenza delle mamme blogger nella mia vita, in cucina!

Per chiarezza devo ammettere che c'è stato un momento talmente appiccicoso che ho pensato di lavare il tutto nel lavandino. In mancanza di altro zucchero-a-velo da aggiungere, ho provato con dello zucchero di canna, probabilmente aggravando la situazione.
Dopo aver strappato il composto dalle mie mani, ho deciso comunque di porlo nella credenza avvolto nella pellicola trasparente, con la decisione di buttare il tutto l'indomani.
Si sa che la notte porta consiglio! Il giorno dopo, intuita la mia intenzione, il composto si faceva trovare trasformato in qualcosa di molto più lavorabile. In effetti... 

Ho usato questa ricetta.

Altro chiarimento: causa lontananza di domicilio tra noi e nonna-madre, fratelli e nipoti di tri mamma, i compleanni dei koala spesso vengono festeggiati due volte.
Come per la Regina Elisabetta i nostri festeggiamenti si dilungano dalla data ufficiale del compleanno, sino alla prima data utile di incontro con la tri-bù.

venerdì 15 aprile 2011

Ben 5

Il mio Ben5 si chiama così perché, come l’omonino eroe di un cartone, si trasforma in ben cinque personalità diverse che, a seconda dell’occasione, abbiamo il piacere di dover gestire.

Ben Cucciolo: è quella specie che vuole stare in braccio e chiede le coccole coccolose della mamma, la quale, poiché succede raramente, gliele offre più che volentieri (e non perché è il preferito, cara suocera!)

Ben Frigna: questa tipologia di Ben si discosta dalla prima in quanto, oltre a richiedere l’attenzione del genitore (maschio o femmina che sia), lo fa frignando o, nel peggiore dei modi, strillando. Questo avviene nella maggior parte dei casi quando è molto stanco o dopo una colluttazione con una sorella a piacere

Ben Veloce: qui si denota la parte dell’uomo competitivo che alberga in seno al nostro piccolo fanciullo. Incitato alla gara il Ben Veloce riesce a compiere le sue imprese in men che non si dica. La sua speciale “kriptonite” diventa il mettere a posto i giochi. In questo caso il Ben Veloce si trasforma immediatamente nella sottospecie che andiamo ad indicare…

Ben Macho: è quella parte dell’uomo str..zo e maschilista che, cercando di perder tempo, pretende che siano le donne a dover svolgere determinati compiti. Trimamma non ha ancora capito quanto di innato ci sia in questo comportamento o quanto dipenda da “infiltrazioni” nonnesche. In ogni caso, questo personaggio, è destinato a scomparire. Probabilmente verrà sostituito dal più tollerabile Ben Forzuto, quello che alza il braccio per far vedere i muscoli del bicipite (???) molto incline alla lotta, ma che trova il suo tallone d’Achille nel solletico.

Ben Quizzone: è il personaggio tranquillo e riflessivo che generalmente si desta nel desco. Questa tipologia di Ben è capace delle più svariate e curiose domande. Ve ne disponiamo di seguito alcuni esempi:

A colazione:
Ben Quizzone: Maaammmaaaaa, ma le tigri mangiano gli uomini?
Tri mamma: (se dico Si, stanotte me lo ritrovo nel lettone, se dico No, va a finire che un domani incontra una tigre e l’accarezza credendola un simpatico gattone … aspetta, ai bambini bisogna dare risposte veritiere) le tigri non mangiano gli uomini perché vivono nelle foreste, lontano dalle case degli uomini.
Ben Quizzone: No-o. Le tigri non mangiano gli uomini perché quando i contadini si mettono di schiena a raccogliere il grano, si mettono una maschera sulla nuca, così le tigri non li agrediscono.
Tri mamma: ah…ma tu come lo sai?
Ben Quizzone: me l’ha letto ieri papà, nel libro della biblioteca!
Tri mamma: (beh, ma allora ditelooo!)

Ancora a colazione:
Ben Quizzone: Maaammmaaaaa ma quanto tempo ci vuole per attraversare tutti i marciapiedi?
Tri mamma: ma Amore, in che senso, quali marciapiedi, quelli del nostro paese?
Ben Quizzone: no-o. Quanto tempo ci vuole per attraversare il mondo?
Tri mamma riesce a visualizzare all’istante tutti i viaggi che non ha mai fatto, che vorrebbe fare e che probabilmente non farà mai… e le esce di bocca uno spontaneo “non basta una vita, tesoro!”
Ben Quizzone: …4.212 362 mila vite?
Tri mamma: si, più o meno!

Anche se (qui) un pelino in ritardo
Tanti Auguri Amore mio, per i tuoi cinque anni… adesso sei a tutti gli effetti il mio BEN 5.

mercoledì 13 aprile 2011

Venerdì

Una stretta al cuore...
Venerdì ho postato un messaggio telegrafico e inquieto.
Ma avevo fretta… e bisogno di dirlo… che stavo soffrendo!
Ed ora chiedo scusa, perché sono consapevole che ci sono motivi ben più gravi per essere tristi.
Monica ci è andata vicino, forse ha intuito per esserci già passata o forse perché era immersa in un’impresa altrettanto antipatica.
Sta di fatto che di vestiti si trattava. Ma non del “solito” cambio armadi, con la casa invasa da scatoloni, e bambini moDelli-monelli che al secondo pantalone non ne vogliono più sapere di provare nulla!
Questa volta si è trattato di un addio.
Ho aperto la scatola nella quale erano custoditi, con amore, i vestitini piccoli del maschietto, tutine leggere per la primavera, completini minuscoli per l’estate.
Li ho adagiati in ordine sul lettone (rifatto per l’occasione) e ho scattato alcune foto.
Con fatica li ho riposti in un borsone insieme a tanti body, calzini, bavagli.
Con fatica ho provveduto a consegnarli.
Ma non potevo più rimandare, la promessa era fatta e il caldo arrivato!

Io ODIO gli addii. Odio le cose definitive. Mi mettono ansia.
Anche se so che svuotare gli armadi non può farmi che bene,
anche se so che a quei vestitini spesso ho preferito la libertà dei body,
anche se so che il mio bimbo è cresciuto così tanto da non riuscire a ricordarlo “lì dentro”
anche se so che il custodire certe cose non trattiene il tempo ma sembra accellerarlo,
anche se so che un altro figlio non lo farò,
anche se so che questo feticismo ha del maniacale,
anche se so di aver aiutato una mamma in difficoltà,
anche se so che questo è un grosso limite del mio carattere…

io odio gli addii, di ogni genere.

martedì 12 aprile 2011

Domenica

Domenica, abbiamo deciso di andare a fare una passeggiata al parco degli aironi, essendo io "sopravvissuta" ai giorni di Sabato e Venerdì – che non mancherò di raccontare -










Quando riusciamo a fare qualche cosa di diverso dal solito, mi domando come mai non lo facciamo più spesso. La risposta arriva puntuale dopo circa… cinque minuti.
Aisha: "mamma… ma io sono stanca…."
Ben5:   "papà, ma dove sono gli animali, ma c’è la tigre, perché non hai portato il pallone? Perché non hai portato la bici?…non ho voglia di camminare..."
La piccola Me, nonostante avesse saltato il sonnellino pomeridiano e avessimo già immaginato il passaggio della dormiente dal seggiolino-auto al passeggino, ha invece provveduto a “tirare lo sporadico gruppetto” al grido del suo allegro
                                           “MAMA, DAI…MAMA, DAI!”
                                    
alla fine per la gioia di Ben5 siamo anche riusciti a vedere i poveri accaldati cervi.

venerdì 8 aprile 2011

una stretta al cuore

... sto facendo un lavoraccio ...

         ... è una lotta ...

   ... ma devo vincere io !

giovedì 7 aprile 2011

Compiti

A pranzo.
Aisha “mamma posso dirti una cosa?”
Tri     “Me attenta con l’acqua… non rovesciare il piatto…lascia stare il coltello… dimmi”
Aisha “sai che a scuola stiamo imparando il corsivo?”
Tri     “wow che meraviglia” (penso a quelle mamme che già meditavano il suicidio perché la maestra non aveva ancora cominciato il corsivo) “sarai contenta!”
Aisha “si... gli altri hanno fatto un'altra cosa, mentre io e AB abbiamo scritto delle frasi perché un po’ lo sappiamo già.”
Tri    “ah, se lo dice la maestra!” (urge cercare informazioni sulla gestione dell’autostima nei propri figli)

Poco dopo.
Tri “Aisha metto a letto Me, comincia a fare i compiti. Poi arrivo!”
Aisha “mamma… ma dopo bicchiere pieno?” (messaggio in codice per chiedere -posso scendere dalla nonna- senza farci capire da Me)
Tri “ok, bicchiere pieno” (ne approfitto per crollare anch’io un oretta!)

Sera, dopo un pomeriggio volato tra piscina e cena fuori.
Tri  “controlli se Aisha ha finito i compiti, oggi mi è sfuggito!”
Papàbarba ridendo “certo che li ha finiti… vieni a vedere…”

COMPITO PER DOMANI
FORMO FRASI
La mia materia preferita è religione.
Me è mia sorella.
La mamma sta sempre sù feisbuk.

Domanda: è preferibile
· insegnare ai figli a svolgere i compiti in maniera autonoma
· stargli sempre alle calcagna

mercoledì 6 aprile 2011

Vi racconto una storia

Lo sapete che 42 anni fa era il giorno di Pasqua?

C’era una volta una bis-mamma, con una pancia piccola piccola, ma piena!
Era in attesa del terzo nano o alieno o koala, come è in uso dire ora. Maschio o Femmina?
non era dato saperlo. Sorpresa!
Era andata nella chiesetta poco distante da casa, per seguire la messa Pasquale delle 11:00.
Durante, o appena fuori da messa -le versioni di volta in volta contrastano- ha avuto la sensazione che stesse “succedendo qualcosa!” Era la terza volta, non era certo una sprovveduta!
Andata in ospedale trovò un ambiente poco accogliente. La ricoverarono ma pensarono fosse una “rompi, maniaca, in cerca di attenzioni” con quella pancia piccola piccola.
“Ma è già il terzo….”    “Signora, avrà sbagliato i conti!!!”
Fu così che mentre i dottori erano a festeggiare e tagliare la colomba, la bis-mamma con la pancia piccola piccola, sentì che qualcosa “non andava” o “andava troppo velocemente”.
Cercò di suonare il campanello, ma non ci arrivava perchè le avevano spostato il letto (o forse questi sono ricordi falsati di una donna impaurita) e si mise ad urlare. Aiuto!!!
Accorse un’ostetrica o infermiera (elemento variabile) che aiutò a far nascere la  piccola .... per non dire che si limitò a raccoglierla da quel letto di ospeale.
Era veramente piccola: pesava kg 1,600 anche se era a termine. Restò un mese in incubatrice, con un ago infilato nella testa (questo giustificherebbe una futura fobia per gli stessi?).
La madre fece avanti e indietro da casa col suo latte, ma poteva vederla solo attraverso il vetro. Altro che marsupio-terapia! Ma la difficoltà, la tristezza, la paura, la stanchezza di quei momenti non vennero mai comunicati alla piccola. Si narrava quel giorno, sempre con parole divertenti!
Ehhhh, quello che le mamme non dicono! … Le figlie lo scopriranno da sole!
Venne detto che si fosse trattato di una gravidanza extra-uterina. Oggigiorno, forse si parlerebbe di placenta che non nutre e la piccola verrebbe preventivamente fatta nascere con un cesareo.
Suo padre, si divertiva a raccontare che il braccino della piccola misurava quanto il suo pollice!
E la prima foto fu scattata con accanto la scatola della bocce, per ricordarsi di quanto fosse piccola!
Non sapremo mai se gli avvenimenti del ’68 influirono sulla psiche della bis-mamma e conseguentemente giunsero nell’animo della pancia piccola piccola! Se l’embrione piccolo piccolo percepì, in qualche modo, quell’aria di rivoluzione! Sta di fatto che lottò, sopravvisse e vinse!
La storia è testimone del fatto che quella bimba è cresciuta!   Tanto!   Troppo!
Qualcuno ultimamente le ha chiesto quando arriverà il quarto! “No guardi, non è pancia! È ciccia!”
Ecco quello che tri mamma si è sempre sentita raccontare riguardo la sua nascita!
E a voi, come hanno raccontato il vostro “grande giorno”? Ah, non mi chiamo Pasqualina!

                                                  %   %   %   %   %   %

due anni fa questa data si è legata indissolubilmente a quanto accaduto in Abruzzo.
I telegiornali davano a ripetizione notizie e immagini del terremoto dell’Aquila.
Se credessi a numeri e date, penserei che questo è un giorno dedicato a chi deve, vuole, può, rinascere!  Un pensiero a loro.


martedì 5 aprile 2011

The Versatile Blogger

Ho ricevuto un premio ? Siiii !!!
Ho ricevuto un premio !!!
GRAZIEEEEEEEEE! davvero! 
(e non perché è una regola del premio!!!) 
WOW… lo riterrò un regalo di compleanno, visto che sono prossima ai......... cippirimerlo!
Me lo ha donato sei cuori e una casetta .
Peccato non poterlo rispedire al mittente!…nooo...ma cos’avete capito…non in senso negativo!
È che mi avrebbe fatto piacere premiare anche lei!


È il primo premio che ricevo (e non è detto che non sia anche l’ultimo) quindi mi concentro!
Bando alle ciance, le regole sono:

      - ringraziare e linkare la persona che te lo ha donato       
- dire 7 cose di te
- girare questo premio a 15 blog che ti piacciono ed avvisarli

su di me
Ho gli occhi verdi e i capelli corti, anche se per molto tempo li ho avuti lunghi.
Mi piace la musica, soprattutto italiana. Specialmente quelle canzoni che mi evocano ricordi.
Mi piaceva ballare, (ah, quanto mi manca!) revival, latino, ma anche valzer e mazzurche.
Preferisco il mare alla montagna, il caldo al freddo, il vento alla pioggia, la carne al pesce.
Non mi alzerei mai alla mattina, non andrei mai a dormire la sera.
Ho scoperto troppo tardi il piacere di entrare in una biblioteca e leggere libri.
Mi piacciono le griglie logiche di FocusBrainTrainer anche se ne ho una "ferma" da una settimana.

blog che voglio premiare. seppure non richiesta, segnalo la categoria o la motivazione
       ... rullo di tamburi …

categoria "follower", ringrazio: 
mimì o         monica         mikela         seavessi         tris
“attimi di letizia” mi fai sapere se hai un blog? non lo trovo!
(chi manca all’appello ha già questo premo!)

categoria "mi state facendo venire voglia di mettermi ai fornelli" (e altri meriti)
                        melazenzero                 alem
categoria "papà"    fefo
categoria "dall’altra parte del mondo"   diletta
categoria "blog utili" (da approfondire)
- per l’intelligenza emotiva  mammamogliedonna
- per le lingue  bilinguepergioco
- per il pavimento pelvico  mammamsterdam
categoria "flashback"   nina
and last but not least
categoria "se non avessi incontrato lei, non avrei saputo di voi"    paola 

un grazie a tutti!

klap klap klap klap klap klap klap klap klap klap klap klap klap klap klap

domenica 3 aprile 2011

Si, la vita è tutta un… post!

Da qualche giorno, papàbarba ed io, abbiamo invertito i ruoli!
È lui, adesso, che chiede: “Ti vedo silenziosa… a cosa stai pensando?”
Sono dodici anni che lo chiedo io! La sua risposta è sempre la stessa: a niente!
Dopo tutto questo tempo, sa che non mi arrendo, che voglio di più, lo pretendo e allora riesce a strapparsi qualche sillaba, a volte si dialoga, non è il solito monologo mio, o il chiasso di sottofondo dei koala!
Adesso è lui a chiedere. Anche oggi in auto!
Ma non oso dirgli che sto pensando al blog… (neanche fosse un amante!!!) anche se sa che c’è, ne ha letto qualcosa, e gli ho detto persino, che mi piacerebbe ci scrivesse qualche pensiero… lui che odiava i temi perché “cosa interessava alla maestra di cosa faceva mia madre o del lavoro di mio padre? E perché avrei dovuto dirle chi era il mio migliore amico?” Ci manca solo che si metta il ditino in bocca ed esclami “brutta impicciona!”. Papàbarba è così! La mia metà! (???)
E allora mi invento la prima cosa che mi passa per la mente, tanto, dopo le prime cinque parole, dicono che gli uomini smettano di ascoltare…
Invece io penso. E penso a quello che vorrei scrivere qui… al come, al perché, ma sarà il caso? è meglio di no! e cerco di riprendere il filo conduttore e mi ripeto che lo scopo primo, era riempire quelle pagine di diario che non sono riuscita a scrivere in tutti questi mesi. Penso ai progressi dei koala, impercettibili ma costanti, penso ai miei ritardi, alle sfide che mi ero ripromessa di vincere, mentre mi trovo ancora alla linea di partenza!
Questa cosa mi diverte e preoccupa allo stesso modo... Ho cucinato una torta salata ma… aspetta a tagliarla, faccio una foto,  ci faccio un post (la foto era orrenda… niente post!), i piccoli stanno guardando “Il re leone”? E vai col post sul cerchio della vita! E anche sulla “Lilly e il vagabondo” avrei da dirne! E la pediatra? E le nonne? No… per le nonne non mi basta un blog!
E ogni attimo, ogni gioco, ogni frase diventa un’occasione…a decine nella mia testa!
Salvo poi ritrovarmi qui, con troppo poco tempo e troppi pensieri, senza riuscire a concretizzarne uno!
E’ la stessa situazione del mio quotidiano, delle “faccende di casa”, con troppa carne al fuoco, e non sapere neanche da dove cominciare. Rimandare sempre a domani. Neanche più raccontarsi la favola che “piano piano, un passo alla volta” perché il lavoro è talmente tanto che sembra inutile partire da qualsiasi cosa! Meglio non fare niente. Rifugiarsi nel cioccolato e nel computer. E allora vado a cercare le “altre” e ne scopro di nuove e mi ci perdo sempre. Rimango in adorazione di quel modo di descrivere, con poche mirate parole, le emozioni, le esperienze. Quel modo di stanarle dagli angoli più nascosti. Come dovrei fare io con la polvere nei cassetti!
Da Settembre forse… ma questo è un altro post!

Segue diario dei koala:
La piccola Me chiacchiera e chiacchiera ma non riesco a “registrare” qualche parola da mettere nell’elenco delle “sue prime parole”. Sono tutte uguali ma variano di giorno in giorno… mmh, pepe, dede, bibi, possono voler dire almento dieci cose diverse e la cosa che mi stupisce (è la terza, nè!) è che dal contesto e dal tono si riesce (quasi) sempre  a capire cosa stà dicendo! In linea di massima dice sempre o l’iniziale o la finale di una parola… Quando si impegna ripete due volte la stessa sillaba! Tranne poi esibirsi nella conta del nascondino… uuu-dudu-te-ququ-cinci-scei-odo-gnogno-didi (il 7 non le piace!) o cantare coi fratelli la sigla dei “teen-days” muovendo la testa a ritmo.
Ben5 ha imparato a gonfiare i palloncini con la bocca, impresa che sembrava impossibile fino a pochi giorni fà! In questi giorni niente crisi-rifiuto-asilo! Aspetta con trepidazione il suo compleanno.
Aisha continua a portare a casa bellissimi voti. Solo ieri se n’è uscita con un “vabbè, un nove ogni tanto può andare!”. Però stasera s’è arrabbiata perché non abbiamo fatto i pop-corn, e qui ci vanno almeno tre post!

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