martedì 31 maggio 2011

Immagini e parole

... che fuggono ....

Un paio di mesi fà.
In cucina papàbarba sta preparando la cena, noialtri siamo sparsi per casa, ognuno affacendato nelle proprie faccende!
Me sopraggiunge in cucina:
Papàbarba: “Piccola Me, chiama tutti che è pronto da mangiare!”
La diligente Me “Mama, Iaia, Mo: am am!”

L'altro giorno.
La sento, si è svegliata. Si è ritrovata nel lettone da sola, pigola quel “mammma” che sta a metà tra un pianto e un chiamarmi. “Arrivo!”
Mi sdraio, ci abbracciamo e ci scambiamo le coccole del risveglio.
Inizia l’appello: chiama Me, risponde Trimamma.

Mama, Mo?  E’ all’asilo
Iaia?  È a scuola.
Papà’?  E’ al lavoro
Pee?  Per guadagnare i soldini.
Pee?  Per fare la spesa
Gnogno?  E’ al lavoro con papà
Pee?  Per quadagnare i soldini…per fare la spesa!
Gnogna?  E’ andata a fare la spesa.
(mento spudoratamente per evitare il Gnogna giù! =Vado giù dalla nonna.)
Mama?   sono qui con te!
...Sorrisone sotto il ciuccio... :D
Questo è il rituale “sveglia dopo sonnellino”.
Il rituale della nanna, al contrario, risulta tuttora sconosciuto!

Nel frattempo però la piccola ME sta affinando il suo linguaggio.
Finalmente si può dire che "parla".
Siamo passati dalla fase “tieni il ciuccio che non capisco perché rogni!”
alla fase   “togli il ciuccio che non capisco cosa dici!”.

Non ho mai fatto troppi paragoni con gli altri bambini.
A me bastava che comprendessero il significato del NO, quando stavano poco bene.
"Ti fa male la pancia? NO. Ti fanno male le orecchie? NO."
Mi tranquillizzava più di qualsiasi diagnosi fatta dal pediatra!

Però, quando i koala cominciano a parlare... a parlare sul serio, è sempre un’emozione!

Ed è un emozione prolungata perché, non succede proprio così, dall’oggi al domani!

Questa mattina le è scappato un IO, al posto del solito ME.

C’è ancora tanto da lavorare…
L’altro giorno, seduta sulla tazza, chiedeva “momo”.
Trimamma ignara: "chi vuoi...Ben5?"
Me insistente: "no, momo!"
Trimamma ?: "vuoi un libro?"
Me irritata: "no, momo!"
Trimamma confusa: “momo?”
Me incazzata, sillabando: “MO-MO!!!” (ma come fai a non capire???)
Sopraggiungeva in quel momento il salvatorePapàbarba con l’aiutino… “mostro”
Trimamma: “mostro???”
Me soddisfatta “momo :D”
Alla piccola Me, piaciono i mostri di Scooby-Doo… non mi sono applicata coi collegamenti!!

Grazie al libro CaccaPupù sa dire benissimo cacapupù e lupo!
Conosce a memoria tutta la storia. E' fantastica quando la leggiamo, perchè segue e ripete -a modo suo- ogni singola parola, espressione, virgola!

La prima frase del mattino è “papà late!” seguita dal solito “coco” (ancora).

Il suo vocabolario non è molto vario, ne complesso, ma in questi giorni si nota proprio la volontà, la voglia, lo sforzo, nonostante le difficolta, di ripetere le "nostre" parole, nel modo più verosimile possibile.

Trimamma "questa si chiama MELA"
Me "mh" (accompagna il sì con la testa)
Trimamma "prova a dirlo tu ME.LA"
Me "mh" (sì!)
Trimamma "ME.LA"
Me "ME.ME"
Trimamma "no, ME.LA, ME "
Me "LA!"
Ok! Prima o poi... Ce la possiamo fare!!!

E' un pò difficile anche per me, non sempre ho il traduttore simultaneo azionato! Per fortuna mi danno una mano Iaia e Mo, sorry Aisha e Ben5. 3 is megl che 1!

Ma ieri, quando le stavo raccontando che bla bla, bla bla …Ben5, l’asilo, il parco, la merenda…
e la sua vocina ha pronunciato quel semplice, chiaro, limpido "..E poi?..", me la sarei mangiata!
Di baci naturalmente!

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