sabato 22 settembre 2012

La Don Chisciotte che c'è in me ...




Ecco… io ci proverò a scrivere questo post, anche se non so cosa ne verrà fuori, cosa si potrà capire.

Il tema del mese di Genitori crescono è "genitori contro tutti".
A tal proposito svelerò uno dei miei contro tutti, o tanti, o forse pochi … non saprei, perché ancora non mi è chiaro chi sia il “nemico” o quanti vorrebbero stare dalla mia parte!

E’ un pacco regalo, leggero e frivolo, ma abbastanza ingombrante e non so da che parte prenderlo per riuscire a mostrarvelo tutto!
E’ una mia piccola battaglia che, a volte, mi scaglia contro tutto, contro il vivere quotidiano, contro la macroeconomia, perfino contro la felicità dei miei figli, purtroppo.

Stano ma vero lui, papàbarba, generalmente così conformista, mi sostiene in questa “lotta” contro i mulini che girano al vento dei miei pensieri.
A lui, ogni volta, chiedo se sto, se stiamo facendo la cosa giusta e lui, pazientemente, rielaborando e riassumendo le nostre tesi, torna alla stessa conclusione; stiamo facendo quello che sentiamo giusto per noi !
Ma a me non basta… e chissà se riuscirò a spiegarvi il perché.

Ho una fobia! Un’ansia che mi prende quando vedo sbucare dalle aule d’asilo o di scuola, i koala con in mano quel coso … l’invito alla festa di compleanno!
Innocui e simpatici bigliettini colorati, in cui l’amico Gigino, invita il nostro caro koala, il giorno X, alle ore Y, di qua o di là, per la sua fantastica festa di compleanno. Pregasi dare conferma.

Il primo dubbio che mi sorge, soprattutto se si parla d’asilo, è: chi diavolo è Gigino? L’ho mai sentito nominare nei variegati discorsi dei koala? Ho mai incrociato anche solo per sbaglio lo sguardo di un suo genitore, un nonno, una zia? Poco male. Le feste sono fatte per incontrarsi e per conoscersi, no?
Poi mi assale il secondo dubbio: devo dare conferma anche se negativa? O posso ritenermi esonerata da tale obbligo? Spesso opto per l’esonero.

Dallo scorso anno abbiamo deciso che i koala non parteciperanno a nessuna festa di compleanno (fino a nuovo ordine).  Che tristezza vero?
Non è la religione che ce lo impone e neanche una mammesca superpunizione!

Abbiamo cercato di spiegare loro che essendo in tre, la questione compleanni sarebbe diventata presto ingestibile e partecipare a tutte le feste avrebbe comportato anche una spesa non indifferente per mamma e papà. Non ci piaceva neppure l’idea di selezionare i vari amichetti a cui far visita (c’è un età in cui qualsiasi compagno si trasforma nel tuo miglior amico quando ti invita alla sua festa!).
Hanno accolto. Non so cosa abbiano recepito. Forse si odieranno reciprocamente per il resto dei loro giorni! Ma forse no!

Questo è quanto è stato detto anche alle mamme in fase di non-conferma.
Alcune hanno serenamente compreso, appoggiando la decisione. Altre si mostravano seriamente dispiaciute per il triste destino dei poveri koala. E’ vero!
Questa giustificazione genera sofferenza a loro e di riflesso a me, ma è solo la punta dell’iceberg…
c’è dell’altro che mi ostina su questa scelta.

Non mi piacciono le feste di compleanno, così come le ho viste!
Non mi piacciono i regali e soprattutto la reciprocità che comportano.
Non mi piace che mi si prenda in giro, anche se in buona fede.
Non mi piace l’ipocrisia di genitori che non ne possono più ma continuano a far “buon viso a cattivo gioco”.

Non mi piace che appena l’invitato arriva alla festa gli venga strappato di mano il regalo come fosse un atto dovuto, per depositarlo con noncuranza nel mucchio dove rimarrà fino a “quel” momento. Non mi piace che i bambini, soprattutto se sono molti, non riescano neppure a giocare tra loro e comincino a correre come schegge impazzite, eccitati dall’eccitazione altrui, schifando il goloso buffet, annoiandosi di eventuali giochi organizzati e fremendo nell’attesa spasmodica di “quel” momento. Se non c’è altra possibilità, se ne staranno faticosamente seduti intorno ad un tavolo in una stanzetta claustrofobica a mangiare panino,patate,cocacola sempre nell’attesa di “quel” fatidico momento. L’apertura dei regali!
A quel punto tutto si ferma e si forma un capannello di bambini e mamme intorno al festeggiato, curiosi i primi di vedere il cosa, le altre di scoprire il chi. L’apertura dei pacchi avviene ad una velocità tale che non sempre la madre del festeggiato riesce ad associare il cosa al chi. Ma non importa! C’è un amica fidata che relazionerà per evitare future gaffe di doni ricambiati male. Meglio ancora se viene usato il metodo-lotteria, cioè la sequenziale dichiarazione urlata ai quattro venti tipo “chi ha portato questo?..PincoPallo… è una macchinina! Ohhhhhhhhh “chi ha portato questo? … è di Matilda … è una bambola! Ohhhhhhhhh.
L’ovazione arriverà dal coro mentre il protagonista si limiterà ad esibirsi con facce esultanti o deluse a seconda dei suoi gusti! Appena fuori dalla porta i tuoi figli ti chiederanno con occhi voluttuosi di avere la loro festa di compleanno! Il festeggiato stesso chiederà di poter ri-compiere gli anni dopo quindici giorni.

Non mi fraintendete. Sono bambini ed è più che giusto che si comportino in questo modo, loro.
E’ il contorno che mi irrita. L’insistenza dei “ti prego, che Gigino ci tiene tanto ad avere i suoi amichetti e, che vuoi che sia! è solo una festicciola, e non ti preoccupare per il regalo, ma no, una cosuccia se proprio devi, ma anche no… “.
Mi irrita e non ci credo! Non ci credo che proprio quel giorno i nostri figli relazioneranno come mai hanno fatto in tutto questo tempo. E non ci credo che è uguale se arrivo a mani vuote. Come se non sapessi che tutti si presenteranno con regaloni da 10 euroinsù, che con meno non te la cavi. Mi imbarazza dover andare alla ricerca di un pensiero per un bambino di cui so poco o nulla e alla fine ricadere su quella cosa che tanto va sempre bene, solo per togliermi d’impiccio, col rischio di etichettare a vita i koala come “quelli del didò”.
Non mi piace spendere tanti soldi per cose che censuro ai koala e nemmeno pochi soldi in quei negozi da poco prezzo che spacciano giochi di cartapesta, e credo nascondano un sottobosco di manodopera sfruttata. Aborro l’usa e getta!
Mi infastidisce arricchire gli editori di pacchetti-di-cartoncino-stampato o piccoli-pezzi-di-plastica-da-collezione, quelle piccole “cosucce” alle quali infine si ricorre “se proprio si deve…” (cosucce che a volte corrispondono alla paga oraria di un metalmeccanico, se ancora esiste. Non conosco la paga oraria dei lavoratori a progetto).
Ebbene si, sono molto tirchia !!! E mi servo di questo metro di misura per dare valore alle cose!

Mi si obietterà dicendo che una festa di compleanno senza regali non è una festa.
Ma non ne ricevono già abbastanza da genitori, nonni, zii e zietti, da che si è invertito il numero di bambini  per adulto? Non credo che le mie nonne abbiano mai fatto doni alla quindicina di nipoti cad. che le attorniavano. Ora che ricordo... Per il 18° compleanno nonna Maria mi regalò la musicassetta di Claudio Baglioni! Ma solo perchè eravamo anche vicine di casa! Certo altri tempi, e poi non c'entra nulla!
Però mi domando se non sarebbe più significativo che le mamme s’accordassero nel fare, insieme, un unico bel regalo, non destinato al cassonetto, e con questo gesto di condivisione insegnassero ai loro figli il valore di un ricordo, il rispetto per gli oggetti e per il mondo, per il denaro proprio e altrui, per la fatica di desiderare e la felicità del ricevere, nell'allegria di una festa spensierata. Nel mio intimo idealizzo feste senza regali!
Non credo sia un luogo comune dire che i bambini d’oggi sono circondati da così tante cose da esserne assuefatti.
E' la realtà.
Ci sono genitori che riempiono sacchi della spazzatura con la stessa facilità con cui aprono il portafogli.
Io non ne sono capace! E’ un mio limite!

Chiedo anche di comprendere le mie scelte; non usate tranelli, anche se bonari, per aver mio figlio a casa vostra. La volta che è accaduto, era l’unico invitato presente senza presente! Ci è rimasto male, poverino!
E ci è rimasta male pure la sorella… “perché lui si e io no?”. E vaglielo a spiegare!!!

Infine vorrei spezzare una lancia a favore di quei "poveri" genitori che entrati con entusiasmo nel loop dei compleanni, ora non sanno come uscirne. Non è facile!
Ho sentito genitori contenti dello sport del sabato, così da avere un buon alibi a disposizione.
Ne ho sentiti altri soddisfatti di aver organizzato belle feste “ma che sia la prima ed ultima volta” con quello che è costato!
Ho sentito di inviti fatti solo per ricambiare il favore. E di autoinvitati indesiderati.
Ho visto spacciare segretamente bigliettini davanti alla scuola, perché altri non sapessero. So di presentini consegnati a fine festa a modi bomboniera!
Sorrido all’idea di una generazione di genitori che, con la convivenza, si è voluta togliere dalle spalle l’obbligo di onerose feste di matrimonio e, per amore dei figli, è ricaduta in un circolo vizioso che si ripropone con le stesse modalità... si si, più economico, per carità!

Ce l’ho fatta?
Secondo voi ce l’ho fatta a dare di me la giusta immagine di mamma integralista, ipocritamente impegnata e falsamente moralista? Io che per risparmiare vado a fare acquisti all’Ikea…

Una cosa è certa; credo che d’ora in poi non inviterete i koala alle vostre feste di compleanno.
E mi dispiace, anche se può sembrare contraddittorio.
La prossima volta mi limiterò a dire “perdonaci, ma i bambini hanno importanti impegni improrogabili”.

Tanti auguri a tutti i festeggiati!

ps: chiedo venia per le innumerevoli ripetizioni delle parole: festa, compleanno, regalo.
La mia capacità di sintesi se n'è andata ad una festa... di laurea!!!

Questo post partecipa al blogstorming

12 commenti:

  1. Ti adoro! Anche da noi vale la stessa regola, ma involontariamente non elaborata bene come sei riuscita a fare tu. Prendo questo post e lo faccio mio. Finora solo tre compleanni di amici-amici del primogenito in quasi sei anni: compleanni minimalisti, senza sfoggio, in un parco pubblico, senza gadget, solo un pomeriggio insieme per i bambini. A noi piace così, ma forse i miei sono ancora troppo piccoli per capire fino in fondo! Quando "annuso" snobberie che non condividiamo abbiamo sempre impegni improrogabili.
    Un abbraccio!

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  2. Complimentoni, grande sei una grande. Mia mamma era come te, e alla lunga l'ho apprezzata, anche se nel contingente facevo un po' fatica ad essere la diversa, non tanto per le feste, che all'epoca non erano in uso, ma per il non uniformarsi a convenzioni che non approvava. Non vedo l'ora che esca il mio romanzo, c'è una parte dedicata a una festa di compleanno, molto succosa. Vedi Antonella, a parte che tu sei molto brava anche a scrivere a esternare i tuoi presunti limiti che sono un valore aggiunto alla tua persona che si vende male, ma in effetti sta cosa delle feste io che la vedo con l'occhio disincantatato di chi non ha figli, fa un po' orrore.
    Festa con vendemmia = venite ad aiutarci a raccogliere l'uva e pagate pure 20 euro cad, bimbi gratis. I bimbi di solito non vanno in campagna da soli per cui sono garantiti 40 eurini a bimbo per i relativi genitori, un buffet e di sicuro un regalo. (Non l'ho inventata). Mi capita di andare alle festem, ho amici con bimbi nono sono mica tutti come me: sono sempre o quasi una gara, e ho la fobia del biglietto che non deve mancare altrimenti non si saprà mai che regalo ho fatto!
    Il regalo che va bene, che va male, che se è abbigliamento si può cambiare è però che sbattimento, lo scontrino...Comunque i nipoti per ora han fatto feste sobrie solo con nonni e zii. L'altro giorno al LIDL ho preso 2 fantastici puzzle, Giovanni ne va matto, 4.99 euro cad, 1000 PEZZI, dipinti famosi rivisitati Disney tipo Gioconda Paperina, bellissimi. Nanni è a posto.
    Ti abbraccio con enorme affetto.

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  3. Guarda, ti do ragione sul fatto che i bimbi abbiamo troppi giochi, che tanto sia di facciata e che i costi non siano indifferenti. Però a me i miei genitori mi hanno fatto girare tanto, e poter avere una festa di compleanno per me era un modo per conoscere un po' di bambini... ne avrei bisogno anche ora, che non ho smesso di girare, ma non ho più una classe da invitare!

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  4. Così come le descrivi tu le feste in effetti sono un incubo. Il fatto è che non credo che ai bambini interessi... cioè: io se ripenso alle feste di compleanno a cui andavo da bambina, in effetti le ricordo così come le descrivi tu. Ma all'epoca non avevo coscienza della tristezza della situazione. Per me era importante parteciparvi, sentirmi parte di quel gruppo, anche se poi al di là dell'episodio festa non è che mi incontrassi così spesso con i miei compagni di classe, se si escludono un paio di amichetti che abitavano vicino casa (la mia migliore amica dell'infanzia di feste non ne ha mai fatte perchè era testimone di Geova, e questo mi è sempre sembrato molto triste, allora)
    Tuttavia ora, da adulta, trovo legittima la tua posizione, perchè sono convinta che non c'è niente di vero a priori, per quanto riguarda un bambino, non si può parlare di mancanza di qualcosa che non hanno mai avuto, nè si può definire un bambino sfortunato solo perchè i genitori non possono permettersi di riempirlo di doni inutili, ma solo di concedergli qualcosa ogni tanto. E credo che uno stile di vita in cui credi debba essere insegnato e trasmesso se vogliamo cambiare la mentalità corrente. Voglio dire: se non si parte dai bambini, da chi?
    E' lo stesso motivo per cui al compleanno della pupa ho fatto sapere a zii e amici di limitare i doni, e visto che nessuno era presente il giorno del compleanno ad eccezione della nonna, mi sono rifiutata categoricamente di ricevere regali tardivi (cosa vuoi che si aspetti in fondo una bambina di 2 anni? Di certo non può sentirsene privata, non avendo metri di paragone precedenti o esterni a sè. Non è solo un modo di irretirla nei rituali vacui di un consumismo abbastanza ozioso?)
    Lo stesso motivo per cui vorrei tentare di limitarli anche a Natale.
    E questo per quanto riguarda i regali.
    Detto questo: mi è sempre piaciuta l'idea di una festa senza regali, in un contesto "diverso", magari all'aperto, senza obblighi di socializzazione nè di coinvolgimento in attività forzate, arrangiata con semplicità, tipo un pic-nic, una scampagnata, un pomeriggio in qualche parco a far giocare i bambini all'aperto, stagione permettendo.
    Magari una volta puoi organizzarne una cumulativa per i koala al completo... magari puoi scrivere sugli inviti: "Il regalo NON è gradito, grazie." Pensaci eh! talebana che non sei altro! ;-)

    PS. (come se non bastasse)
    Per "regalo" puoi usare i sinonimi: dono, presente, omaggio, elargizione. >D

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  5. PPS.
    WOW! Ma sei a 100 followers! Qui bisogna fare unna festa!!! ;D

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  6. Perchè ci devono essere per forza occasioni stabilite per fare una festa? Non si può organizzare una festa così, solo per stare in compagnia e divertirsi? I regali poi, perdono valore se te li aspetti o se "obblighi" qualcuno a farteli. Non è meglio ricevere un regalo a sorpresa solo perchè qualcuno ti vuole bene?

    Io non ho mai festeggiato compleanni essendo Testimone di Geova, ma non mi sono mai mancate feste e regali. E ti assicuro che erano molto più belle e gioiose! I miei genitori m'hanno insegnato questa fede e l'ho fatta mia tranquillamente approvando in pieno ogni cosa. Quindi se tu ritieni giuste delle cose per i tuoi figli, loro impareranno a rispettare le tue scelte.

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  7. le feste di compleanno sono un'incubo! noi poi non abbiamo una lira e spessO ci presentiamo con una scatola di pastelli misererrima, che la mamma del festeggiato vedendo quanto siamo poveri e precari ci rifila tutti gli avanzi dentro a dei tupperware! GNAM!!!

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  8. noi veniamo invitati non solo dalla sezione d appartenenza,ma anche dall altra....però niente regalo...unico regalo da tutti i partecipanti cn quota di 5€......peró molte volte i festeggiati sono più di uno;-)

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  9. Io ti comprendo bene!
    Faccio mio il tuo post, così, prima ancora di iniziare con gli inviti!

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  10. Hai ragione, alcune feste di bambini sono tristissime e altre sono una gara a far vedere, che hai speso tanto. Io ho scantonato quesi tutte le feste dell'asilo e a scuola se ne fanno poche. Però ci mettiamo sempre d'accordo tra mamme per un regalo comunitario, che sia bello e veramente desiderato. Tra parentesi, trovo l'usanza dell'apertura pubblica dei regali una cosa terribile e imbarazzante.

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  11. questo post avrei potuto scriverlo io (non così bene, in effetti)
    Ecco
    la cosa che mi fa tristezza ancora di più delle feste di compleanno son le feste anticipate o postume "perchè sai ad agosto/luglio non c'è nessuno o a novembre fa freddo") Lo so bene, la mia BambinaGrande è nata il 14 agosto e noi si festeggia con i nonni e basta. Un anno eravamo in vacanza con degli amici e abbiam festeggiato con loro. e basta. e comunque non credo che organizzerei una festa per tutta la classe se fosse nata in aprile o in maggio perchè la festa mi sa troppo di "raccattamento dei regali" (quelle postume o anticipate ancora peggio: abbiamo ricevuto un invito a una festa a metà maggio per un compleanno di metà settembre... senza parole.)
    io però son fortunata, la mia BambinaGrande le feste le schifa, nel senso proprio che non ci vuole andare, fiuuuu

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  12. Ciao, ti ringrazio per quello che hai scritto anche perchè mi hai fatto sentire di non essere solo. In questi giorni ho avuto una discussione con alcune mamme per una festa organizzata da quattro bambini. Per ogni mamma è stata richiesta la somma di 3 euro per fare un regalo unico. Io e mia moglie, avevamo proposto di non fare i regali in accordo anche con due mamme dei festeggiati anche per dare più valore allo stare insieme. Ormai i nostri bimbi come tu saprai sono pieni di regali e particolarmente a mia figlia ha più interesse a trascorrere un pomeriggio con le amiche che ricevere un regalo destinato al cestone dei giochi. Ormai le convenzioni sociali hanno sovvertito l'ordine dei valori e sempre di più queste feste diventano solo simbolo di opulenza. Mi ha fatto tanto piacere trovare il tuo blog. Brava

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