mercoledì 3 ottobre 2012

Cos'ho fatto stasera ... aiuto !!!

Un'amica mi invia per posta elettronica questo testo;
http://paolofranceschetti.blogspot.it/2012/09/i-recenti-provvedimento-del-governo.html

anche papàbarba ha letto qualcosa sul web, ma non siamo ancora riusciti a parlarne tra cena, bimbi, messa-a-letto, febbre-della-piccola...

Leggo tanti commenti, non tutti ... non ce la faccio più, mi gira la testa!
Un commento mi attrae, chiede il permesso di parlarne sul suo blog...

Apro il blog e comincio a leggere altro, questo per l'esattezza;
http://4realinf.wordpress.com/2012/10/03/a-quando-lordinato-caos/

Mi vengono i brividi. Chiudo.

Potrei viaggiare ore ed ore per link, ma ho deciso di andare a letto ad un orario decente.
Questa sera voglio avvalermi della facoltà di retrocedere nella "beata ignoranza!"
Non ho gli strumenti per capire ciò che potrebbe essere vero da ciò che potrebbe essere falso.
Qualcosa mi dice che il confine potrebbe non essere ben definito o definibile.
Tutto ciò mi fa sentire terribilmente piccola, minuscola, 'na merda !!!
In mente una canzone;

i bambini giocano al sole, nei loro disegni c'e' il cielo
e devono continuare, io
io non so cosa fare
confuso e schiavo di
di chi non sa decidere
per me per te per noi
non so a chi credere
non so se credere ...


12 commenti:

  1. Mi spiace che il blog vi abbia creato nausea o peggio ancora amarezza, ma purtroppo lì fuori c'è un mondo di personaggi stretti al seggiolone del potere, e non lo mollano se non dopo aver fatto mille capricci, rovesciato il rovesciabile. Ma per fortuna che non tutto il mondo è costruito attorno a questi miserabili personaggi, esistono ancora, forse per poco, piccole nicchie di umanità, di amore e di attenzione alle piccole e grandi cose, dove il rispetto, la dignità hanno il sopravvento sulle bassezze umane. Può essere una famiglia, una tribù spersa nel Borneo, una piccola cittadina qualsiasi, ma esistono. Io non dispero mai, poiché per tutto c'è sempre la parola fine.

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    1. Ti ringrazio per la tua visita.
      Quello che mi da nausea , da "persona ignorante" che comprende solo una minima parte delle teorie economiche/politiche -vere o presunte- citate nei vari commenti, è che chi "decide", chi "comanda" (al di la di volersi tenere la poltrona) sembra fare i conti solo coi numeri nell'interesse dei numeri stessi. L'Europa doveva essere un passo avanti per tutta l'Unione attraverso la libera circolazione di "persone e mercati", invece si sente solo parlare di PIL e spread. Pareggiare i conti guardando tabelle, pagando interessi a banche private (con scopo di lucro) che l'Unione stessa si è creata, ho capito bene?
      Come poi vivano o muoiano le persone non gliene frega niente a nessuno.
      O peggio ancora (da quello che rilevo nel tuo post) fa parte di una manovra calcolata a pennello per far fuori una buona fetta dell'umanità!
      Ripeto, quando leggo queste cose mi sento persa, primo perchè non riesco a valutare le verità o farsità che ci possano essere; secondo perchè so di non poter agire in nessun modo! (e non parlatemi di voto!!!)
      Un mio prof. diceva "quando te lo mettono in quel posto non ti muovere... rischi di farli godere maggiormente!!!
      scusate la finesse finale!

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    2. Grande!!! Hai definito con una certa licenza poetica quello che accade nella realtà, purtroppo.
      Le verità sono molte, spesso infinitamente finite, ma tutte portano sempre a due sole cose: denaro e potere. Le si possono mascherare con mille costumi, ma scava-scava si arriva a questo. La gente comune, come me e te, credo, a volte s'accorge di ciò che gli arriva nelle terga, ma spesso non in tempo. Triste consolazione prenderne atto dopo.
      Per mia sfortuna non ho figli, magari li avessi avuti, ma provo una sensazione di angoscia nel vedere le famiglie con questi bimbi il cui futuro per loro è non solo incerto, ma tristemente segnato da nuvole tempestose e non lo dico per pessimismo, ma perché vedo come sia lontano il pensiero comune a tutto quello che accade. Non possiamo fare nulla tu dici. E' vero e non è vero ti potrei rispondere, perché con l'immensa e spesso falsa informazione che circola, uno non sa più a cosa e a chi credere, ma è la propria intelligenza che sceglie, che cestina e fa propria una convinzione confrontandola e con gli altri. Il lavoro è duro, molte volte arduo e difficile

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  2. Miii! Troppo lungo. Rimando a momento di maggior tranquillità... sperando di non turbarla.
    INtanto una letta veloce l'ho data ma... mi cade la palpebra sul sospetto dell'ennesimo articolo millenaristico... ,agari sbaglio eh.
    Ma sì, ma sì, staremo a vedere, su. Uhm...

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    1. Per fortuna la luce del giorno dona nuovi riflessi ai pensieri notturni!
      E il quotidiano ci porta altrove...

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  3. PS. ma come accidenti ci sei finita?!

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    1. Mi è arrivata una mail!
      Vedi che bei regali mi fanno le amiche?

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  4. Quoto la tua risposta al commento di 4realinf. Non ho gli strumenti per capire bene, ho le mie note idee politiche, vivo onestamente, e curo le offerte al supermercato di più non ce la faccio. Quando combatto battaglie mi rendo conto di essere spesso sola.
    baciiiii

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    1. Hai dato una risposta che meriterebbe di essere l'incipit di ogni articolo sociologico. Siamo soli, volutamente soli.
      Faccio solo un esempio. Una sera mi trovavo in un bar alla moda, si fa per dire, dove c'erano moltissime persone, tanti giovani e tantissime belle ragazze. Ero in compagnia di mia moglie, mio fratello ed altre persone e scambiando una occhiata con mio fratello ci rendemmo conto che c'era qualcosa che non andava. Tutti, diciamo moltissimi, una grande maggioranza stava scambiando sms al cellulare. Erano mezzanotte passata e a quell'ora, di solito, femmine e maschi, fanno di tutto per incontrarsi, ballare, parlare scambiarsi qualche frase scherzosa, insomma "comunicare", invece zero totale. Ogniuno per conto proprio, ma in compagnia, a digitare su un cesso di telefono (maledetto quello che l'ha inventato!!). La solitudine regnava assoluta. E parliamo di giovani, gente dai 18 ai 35 anni al massimo, i matusalemme eravamo noi, chi con il cellulare spento, chi l'aveva lasciato a casa o se l'era portato spento...
      Questo per dire che c'è la volonta di isolare il pensiero della gente, renderla sola ed incapace di comunicare (l'iPhone o altre bestialità del genere sono sempre controllabili, basta che non ci sia la corrente che non comunichi più) e l'esempio educativo che ci è capitato ne è l'essenza.

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