Ore nove e un quarto circa.
Ben5 “papà non puoi bere il caffè, se no non riesco a dormire!”
Trimamma rivolta a Papàbarba “ma perché allatti ancora?”
Papàbarba “ ? ? ? ” … dopo una certa ora non capisce le mie battute!
(traduzione: papà non andare in cucina a bere il caffè perché senza la tua mano non riesco ad addormentarmi!!!)
= § = § = § = § =
Se è vero che ogni promessa è un debito… per i bambini ogni promessa è un obbligo!
Così quando mi sono sentita dire ad Aisha che sabato -se ci fosse stato tempo- le avrei fatto i boccoli da principessa per il Carnevale… me ne stavo già pentendo!
Si, perché da sabato (che il tempo non è stato trovato) non so quante volte mi sono sentita chiedere “mamma, posso dirti una cosa?” “dimmi Amore” “Quando mi fai i boccoli?” “…”.
Così in questo pomeriggio noioso di questa domenica piovosa, ho preso la palla al balzo e le ho proposto di fare questi benedetti boccoli!
Che poi si dà spesso per scontato che i bambini sappiano di cosa stiamo parlando. In questo caso Aisha non immaginava che avrei dovuto; prendere i bigodini, inumidirle i capelli, arrotolarglieli, farli asciugare possibilmente “nature” e che tutto ciò avrebbe comportato un bel po’ di tempo.
In questo caso il gioco valeva la candela ed ha accettato il tutto di buon grado!
E’ stato mentre trafficavo con la vecchia scatola di cartone (che Wonder chiamerebbe "vintage") che incuriosita mi ha chiesto “cosa sono questi?”.
“questi sono i bigodini di lana che mi ero fatta per farmi i boccoli” “quanto tempo fa?”
“venti anni fa”… ho risposto a caso, stizzita, per farla stare ferma, che già stavo facendo fatica…
20… d’un tratto quel numero sparato alto come per dire “nel medioevo” si è fatto avanti pretendendo il giusto riconoscimento.
Quel 20 è reale. Sono almeno venti anni che non uso le mie pezzette di lana per farmi i boccoli!
VENTI ANNI! Mica noccioline… mi sembra ieri.
A volte ho l’impressione che il tempo sia letteralmente volato, devo fermarmi, pensare, ricordare, riordinare (anche qui!). Negli ultimi dieci anni mi sono sposata e ho avuto Aisha, Ben5, Me. Gravidanze, allattamenti, notti in bianco, giornate interminabili, asili, scuola. Ce li ho sotto gli occhi questi nani…pardon anni.
E prima? Ho lavorato, mi sono divertita, ho pianto, ho ballato, mi sono disperata, ho viaggiato (pochissimo), ho conosciuto gente... ne ho persa di vista… ne ho ritrovata.
Eppure tutto questo mi sembra un flash. Mi sento ancora quella ragazzina adolescente che si faceva i boccoli coi bigodini di lana e che aspettava che la vita prima o poi arrivasse.
“la vita è adesso” mi ripetevo cantando, ma è una lezione che non ho mai imparato abbastanza e ancora oggi sono qui col bisogno di spalmarla su un pezzo di carta, per avere l’illusione di rubarne un pezzetto e tenermelo da parte, per dire che c’è stata, che è stata vissuta e che io c’ero!
Ps: Aisha coi ricci è bellissima sta molto bene (vero che “ogni scarrafone è bello a mamma soia” ma questo, coi denti vacanti, non è il suo momento migliore). Mi sono ricordata dei boccoli veri che aveva da piccola, quelli che accarezzavo continuamente, sapendo che prima o poi se ne sarebbero andati.
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