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Ci avevo già pensato, ma nonostante siano passati (solo) 28 anni, parlare di questa cosa mi imbarazza ancora.
Proprio come fare le condoglianze a qualcuno. Tante volte evito, passando forse per maleducata.
Poi questo post mi ha tirato per i pantaloni, come di solito fa la piccola Me, quando vuole essere presa in braccio!
Cosa ricordo di te?
Profumo di segatura, odore di colla, rumore di sega, calore di pressa, colore di mobili nuovi, pezzetti di legno sempre a disposizione per i nostri giochi, le confidenze permesse solo al più piccolo, la tua passione per la politica, bandiera rossa, i disegni sui volantini riciclati del partito, la spuma al circolo, “la scorezzetta” e “la montanara”, i cori con gli amici, le gite al lago coi coscritti, i capodanni, i giri di valzer, le vacanze al mare a luglio, il campeggio che ancora era una cosa da poveri, l’amata Opel-station-wagon, i mozziconi accesi delle tue sigarette, lanciate contro il muro per fare le scintille, la saggezza della tua barba, il timore per il tuo ruolo paterno.
Ricordo il dopo, quando era così strano non apparecchiare anche per te.
Quando telefonavano i clienti e passavo la cornetta alla mamma, per comunicare la notizia.
I telegrammi e la tanta gente.
Dicevano che eri troppo giovane… non capivo… per me eri già grande.
Mio marito fra quattro anni avrà la tua età. Adesso me ne rendo conto. Eri nel pieno della vita.
Non si può dire che tu non sia un nonno giovanile!
Ho ancora qualcosa di tuo; la maglia blu che metto in casa in primavera, il golfone aviazione di lana che mi ripara dal freddo e due frasi che ritrovo nella mia vita “la troppa confidenza perde la riverenza” e “poteva andare peggio”.
Il 2 giugno in casa nostra è sempre stata festa,
a dispetto del fatto che la Nazione si fermasse o meno per la sua Repubblica.
La mamma ti avrebbe regalato il solito pacchetto di sigarette, nonostante ti invitasse a smettere di fumare. E noi avremmo riso.
Tanti Auguri papà. Oggi avresti compiuto 76 anni!
Spero che nel posto in cui ti trovi, organizzino feste “da dio”!!!
Oh no, mi dispiace tanto!
RispondiEliminaE' sempre brutto, ma soprattutto quando qualcuno e' "ancora giovane".....!
Buona festa della Repubblica, comunque.
Nò, @Trimamma, il tuo Papà non ti ha lasciato solo quel golfone d' aviazione che ancora ( e sempre ) ti ripara dal freddo e dalle ignominie della vita, Egli ti ha lasciato assai di più : ti ha lasciato i suoi sogni !
RispondiEliminaNon so dove sia il tuo Papà ora .... fuori dalla fede ( che non ho ) non ci è dato di conoscere nè il luogo nè il tempo, ma da dovunque Egli ti sorrida, in qualunque posto del firmamento di stelle che ci sovrasta sia collocato il paradiso dei giusti, da lì ti sorride col suo drappo rosso, col suo amore irriducibile per te e col suo intramontabile sogno !!!!
E nonostante il tempo passi e sembra seppellire i ricordi sempre più in profondità... ci scopriamo sempre figlie. Quello che ci rimane non sono solo i ricordi, siamo noi. La nostra impronta forgiata sul modello di chi è stato tanto parte di noi, e poi, a un certo punto, non è stato più.
RispondiEliminaPS: spero che continuerai a scrivere. E guai a te se te ne uscirai ancora con quella storia di lasciar perdere tutto!
RispondiEliminaUn abbraccio, cara Tri.
RispondiElimina@tutti; un passaggio di corsa per ringraziarvi dei vostri pensieri.
RispondiElimina@cavaliereerrante; bella l'immagine che mi rimandi di lui.
@SuSter; per il PS: è solo una questione organizzativa, occorre che mi imponga delle regole!
Mi hai commosso...C'è chi vive cent'anni ed è come se non fosse mai vissuto e chi passa come un soffio e lascia... QUESTO!un bacio!
RispondiEliminaGrazie Mimi...
RispondiEliminaUn abbraccio. Mi sono commossa anch'io...
RispondiEliminaGrazie Tris...
RispondiEliminal'intento iniziale non era quello di commuovere, ma di "fare festa"... Intento mal riuscito perchè mi sono ritrovata a piangere mentre scrivevo!!!
E' comunque un bellissimo modo per ricordarlo.. Doveva essere proprio un bravo papà!!!
RispondiEliminaUn altro abbraccio
una bella lettera scritta per il tuo papà: sicuramente lui conosce i tuoi pensieri, oggi più che allora.
RispondiEliminaTi abbraccio.
Un bellissimo ricordo :) ho un nonno che se ne è andato via 15 anni fa giovane giovane anche lui (55 anni) e il fatto di avere dei ricordi dentro così belli è un dono preziosissimo :)l'hai celebrato degnamente*
RispondiEliminaMi hai ispirato...
RispondiElimina@Corie, Dreamy, SuSter; :)
RispondiEliminaMio padre ne compirebbe 81 il 20 giugno... non ho commentato prima, non me la sentivo. Ora vengo da Suster e non so perchè è diverso... Non so se riuscirò a fargli gli auguri quest'anno. Anche a me prende una sorta di pudore. Se devo scrivere che sono arrabbiata è ok, ma che gli volevo un bene dell'anima... non so... me ne vergogno...
RispondiEliminaTi abbraccio
@Own; Ti comprendo benissimo.
RispondiEliminaForse è il pudore che proviamo nel dire cose che essenzialmente riteniamo "non condivisibili".
E' un dolore sacro, che abbiamo paura di sminuire, portandolo alla luce.
A me faceva "strano" (tu usi il termine vergogna) usare la parola "papà", ma con l'arrivo della prima figlia non ho potuto fare altrimenti (in riferimento a mio marito), ho dovuto riabituarmi al suono. In seguito, anche le loro domande, mi hanno aiutato ad "elaborare il lutto".
Anche se non gli farai gli auguri "pubblicamente", so che un pensiero per lui non mancherà! (e non solo nel giorno del suo compleanno)