Diffidate sia del testo, che della traduzione....
(canzone d'origine milanese, pervenuta da mamma veneta che ha sposato papà brianzolo).
Canzoncina:
Tròt tròt cavalòtt
chi l'è su l'è un bel gagiòt
chi l'è giò l'è un trottapian
giò giò giò fin'a Milan ....
Traduzione:
Trotta trotta cavallotto (licenza poetica per grande cavallo?)
chi è su è un bel "bambino che ride di gusto" (cercato su google)
chi è giù è un "trotta piano" (lentone)
giù giù giù fino a Milano ...
Penso sia un gioco abbastanza comune, ma per chi non lo conoscesse lascio precise indicazioni:
Si mette il bambino a sedere sulle ginocchia e, a seconda dell'età, lo si trattiene sulla schiena, sotto le ascelle, per le braccia, mani nelle mani.
Si comincia a cantare la canzoncina e lo si fa trottare e quando si arriva a giò giò giò ... si fa "cadere" il bambino, o aprendo le gambe, o facendolo sdraiare (quando sono più grandi a testa in giù) oltre le nostre ginocchia ... possibilmente senza spatasciarlo al suolo!!!
Dopo lo sgomento iniziale (quello della prima volta... "oddio che mi succede?") e presa confidenza con il motivetto, sono assicurate grosse risate
tanti "mhmhm" prima e tanti "ncoja" quando iniziano a parlare, fino alla nausea (vostra).
Ps: se lo utilizzate con i fratellini più piccoli, ricordatevi che anche i più grandicelli (io ho sperimentato i 5 e 7 anni) vorranno fare il loro giro sul cavalott !!!
Buon divertimento!!!
Questo post partecipa al give away di federicasole ...