martedì 28 giugno 2011

Trotta trotta bel bambino!

Questo è un gioco che, ogni tanto, faccio coi miei bambini.
Diffidate sia del testo, che della traduzione....
(canzone d'origine milanese, pervenuta da mamma veneta che ha sposato papà brianzolo).

Canzoncina:
Tròt tròt cavalòtt
chi l'è su l'è un bel gagiòt
chi l'è giò l'è un trottapian
giò giò giò fin'a Milan ....

Traduzione:
Trotta trotta cavallotto (licenza poetica per grande cavallo?)
chi è su è un bel "bambino che ride di gusto" (cercato su google)
chi è giù è un "trotta piano" (lentone)
giù giù giù fino a Milano ...

Penso sia un gioco abbastanza comune, ma per chi non lo conoscesse lascio precise indicazioni:
Si mette il bambino a sedere sulle ginocchia e, a seconda dell'età, lo si trattiene sulla schiena, sotto le ascelle, per le braccia, mani nelle mani.
Si comincia a cantare la canzoncina e lo si fa trottare e quando si arriva a giò giò giò ... si fa "cadere" il bambino, o aprendo le gambe, o facendolo sdraiare (quando sono più grandi a testa in giù) oltre le nostre ginocchia ... possibilmente senza spatasciarlo al suolo!!!

Dopo lo sgomento iniziale (quello della prima volta... "oddio che mi succede?") e presa confidenza con il motivetto, sono assicurate grosse risate
tanti "mhmhm" prima e tanti "ncoja" quando iniziano a parlare, fino alla nausea (vostra).

Ps: se lo utilizzate con i fratellini più piccoli, ricordatevi che anche i più grandicelli (io ho sperimentato i 5 e 7 anni) vorranno fare il loro giro sul cavalott !!!
Buon divertimento!!!

Questo post partecipa al give away di federicasole ...

mercoledì 22 giugno 2011

Allattamento? Il peggio di me!

A volte ho l’impressione che ci sia un’idea dell’allattamento al seno, associato alla mamma amorevole e premurosa, l’unica determinata a volere il meglio per il proprio figlio. Ovvia la conseguente indignazione di coloro che non sono riuscite, non hanno potuto, non hanno voluto allattare al seno.
Quando mia sorella mi vedeva allattare, diceva “Come sei brava”
Quando mia cognata mi vedeva allattare, diceva “Come sei fortunata”
Quando mia madre mi vedeva allattare, diceva “Ma ne hai ancora? Ringrazia la Madonna”
Da questi ricordi, nasce il desiderio di raccontare la mia esperienza.
Oserei affermare che con l'allattamento al seno, ho potuto sperimentare tutti i miei peggiori difetti.
Ma cominciamo da principio!

Nessuna informazione
Quando partecipai al mio primo corso pre-parto della Asl, mi feci letteralmente imbambolare, neanche fossi un maschione con testosterone a mille, da una ostetrica ”gnocca” con lunghi capelli neri e minigonna. Il suo modo di presentarsi, diretto, energico, incisivo, mi persuase che i suoi discorsi erano validi. In pratica riuscì a convincermi; “io ero una mucca”.
Puntiglio
Quando il venditore di prodotti per l’infanzia mi propose l’acquisto del biberon primi giorni, con molta sicurezza dichiarai che avrei allattato al seno. Rise sotto i baffi, fregandosi le mani “dite tutte così, poi arrivano i papà, di corsa!”. Vuoi la guerra ? Non avrai i miei soldi!
Incredulità.
Alcune settimane dopo, quando il corso pre-parto era solo un bel ricordo, entrato di diritto nella lista delle cose da maledire durante il travaglio, e dopo la tipica frase “il prossimo lo adotto!” arrivò il momento di attaccare la vecchia-tartaruga creatura al seno.
Mi sembrò quasi strano che questa cosa avvenisse in modo così naturale, come se lei ed io non avessimo fatto nient’altro nella vita… Ricordo ancora che mi fissava (bella sveglia) coi suoi occhioni scuri e sapienti, che sembrava custodissero ogni segreto, del prima e del dopo.
Io ero talmente stanca che dopo averla tenuta in braccio per un tempo indefinito, desideravo solo che la portassero via e mi lasciassero dormire quelle 36/48 ore, giusto per riprendermi! Lo definirei istinto materno.
Rifiuto.
Qualche ora dopo iniziò l’allattamento vero e proprio. Me la portavano, dormiva. Venivano a riprenderla che dormiva ancora. Inutili tutti i tentativi di svegliarla, accarezzarle con il seno la guancia, prenderla a sberle o metterla a testa in giù. Dormiva! Che mamma fortunata mi sentivo… la mia non era una bimba“mangia e dorme” bensì una bimba“dorme e dorme”. Quando il giorno dopo chiesi di avviare il rooming-in, iniziò la tragedia. In 5 minuti mi fecero il corso accelerato su come cambiare-pulire-disinfettare-sbendare-ribendare pupa, patello, moncone! Bottigliette, bende, garze a disposizione… avevo capito tutto? Si, certo! (come no!). Speravo mi avrebbe aiutato la vicina di letto, al secondo figlio.
Dieci minuti dopo la sparizione dell’infermiera del nido, con gioia, sentii mia figlia piagnucolare. Feci tutta la procedura lava,cambia,disinfetta e finalmente l’attaccai al seno.
Wow, stavo allattando!
Cominciò allora una sequenza di attacca, dorme, ruttino(?), mettila giù, piange, attacca, dorme, mettila giù, strilla, lava, prendila in braccio, dorme, riprova, strilla, cambia, attacca, dorme, strilla. Camminavo verso il nido e si calmava. Tornavo in camera, accennavo a metterla in culla, riprendeva il pianto.
La mia vicina di letto mi "tranquillizzò" dicendomi che col suo primo figlio, era stata la stessa cosa!. L’aveva tenuto in braccio fino … alla prima elementare, credo.
Dopo le prime cinque ore di pianto quasi ininterrotto (mio e suo), e nessuna faccia amica all’orizzonte, ero sfinita. La riportai al nido “Scusate ma non me la sento. Potete tenervela?”. Lo definirei istinto materno. Me la riportarono di lì a qualche ora. Dormiva.
Ira/Isterismo
Mi dimisero la mattina dopo.
La pediatra dell’ospedale mi dimise, con l’aggiunta e con due frasi scolpite a fuoco nel cervello: “Sua figlia è una mangiona e lei ha poco latte” e ancora –diretta a tutte le mamme presenti- “va bene l’allattamento al seno, ma non affamiamoli, ‘sti poveri bambini!”.
L’infermiera di turno ebbe pietà del mio sguardo allucinato e mi rifilò (sottobanco con un “non potremmo”) un litro di latte-liquido-artificiale-pre-confezionato-di-ottima-marca.
Era una domenica mattina. La ringraziai!
Quando, con calma, arrivò mio marito, lo fucilai con gli occhi! “Portami fuori da qui!”
Cominciarono le domande e le accuse “Come fanno a dire che è una mangiona se quando me la portavano dormiva sempre? ecco perché, gli davano l’aggiunta… senza dirmi niente. Altro che allattamento al seno… loro, sono d’accordo con le Industrie. Lo fanno apposta….” Ero isterica e questa mia condizione sicuramente "agevolò" l'arrivo della montata lattea..siii, come no!
Determinazione zero
Era domenica. Le farmacie erano chiuse. Mio fratello cercò quella di turno e mi procurò un biberon. “Al latte penseremo domani, per oggi c’è quello dell’ospedale”.
Ero finalmente a casa, stanca, dolorante, arrabbiata, isterica. Mia figlia, nata da neanche quattro giorni, mangiona e affamata, era pronta per essere allattata artificialmente. Erano riusciti a farmi capire che non ero una mucca.
Alla deriva
Forse nell’attesa di mio fratello o nel tempo necessario a far bollire il biberon.
Non ricordo perché, comunque, l’attaccai al seno. Smise di piangere, mangiò, si addormentò.
Fu per puro caso, perché era domenica e le farmacie erano chiuse, che cominciai ad attaccarla al seno. “Non so… vedo che non piange! Qualcosa trova!”
Mi tornò in mente l’ostetrica figa e il suo lavaggio di cervello. “Io, sono una mucca, muuuuu” e questo funzionò. Ridiventai mucca. Passarono i primi tre mesi!
Dubbi
Funzionò fino a quando, la pediatra, non decise che, quel mese, la creatura non era cresciuta a sufficienza. Ma ogni quanto mangia? Ma quanto mangia? E chi può dirlo? La doppia pesata? Dopo aver mangiato, pesa meno di prima!!! Non sta ferma. Piange troppo! Non la faccio morire di fame, non mi metto contro il destino (e la pediatra). Se deve essere aggiunta, che aggiunta sia!
Pigrizia e tirchieria
Fu allora che venne fuori il peggio di me!
Abituata al pronta all’uso, tutto quel bollire, contare misurini (alle tre di notte attenta a non sbagliare se no è tutto da rifare), agita, aspetta che raffreddi, nel frattempo porgi il seno -e più vai avanti e meno lo vuole-…era, per la mia enorme pigrizia, più deleterio di qualsiasi allattamento a richiesta. Odiavo, quando dovevo uscire di casa, calcolare e portare appresso, tutta la mercanzia.
Il fatto che, anche con l’allattamento misto, lei non avesse allungato le pause tra le poppate e diventasse sempre più avida di biberon, accese il campanello d’allarme della mia tirchieria. Quanti soldi avrei dovuto spendere per tutto quel latte artificiale?
Andai dall’ostetrica “mucca” per un consulto sul da farsi. Forse meno convinta di me sulle mie reali possibilità di riuscita, mi disse, che, sarebbe stata dura, ma sarei potuta tornare ad allattare totalmente al seno!
Con cinque anni di ragioneria alle spalle, capivo bene la materia; a maggiore domanda, rispondere con maggiore offerta.
Autostima zero
Telefonai alla pediatra per metterla al corrente delle mie intenzioni di “mucca-convinta” che però aveva bisogno della sua benedizione perché, magari si sarebbe arrabbia.
Dopo uno scambio di opinioni contrastanti, e accolte le mie ragioni, non mancò di ricordarmi che, la pausa tra poppate, non doveva essere inferiore alle 3ore/3ore-emmezza!
Domanda: ma ci sei o ci fai? Ho detto … “a richiesta”
Vanità
Arrivò il quinto mese e con esso i primi approcci di svezzamento.
Finalmente mia figlia avrebbe mangiato qualcosa di reale. Si sarebbe liberata di una mamma che pretendeva di allattarla a tutti i costi, e non avrebbe più patito la fame!
Fu con estremo orgoglio che mi accorsi che lei – nonostante la curiosità per tutte quelle mele e pere grattugiate e yogurt per merenda - preferiva di gran lunga il mio latte.

Sta’ a vedere che non era solo acqua, quel liquido misterioso e intangibile che, per quegli interminabili mesi, aveva trovato nel mio seno!
Continuai ad allattarla fino all'anno, poi cominciai a darle il normale latte vaccino.

Nonostante non abbia mai avuto problemi di ragadi, mastiti, ingorghi e via dicendo, il mio primo allattamento è stato una corsa ad ostacoli.

Potrei dire che ho trascritto questi ricordi per fissarli nella memoria. In realtà questo percorso –molto sofferto- è segnato in maniera indelebile nella mia mente.

Preferisco pensare che il mio messaggio possa essere d’aiuto a qualche mamma che si sente inadeguata e piena di difetti, come lo sono io... della serie...
"...Se ce l'ha fatta questa stordita, posso provare anch'io!..."


P.S. informativo!
Con il secondo e terzo allattamento, è andata moooolto meglio.
Aisha (la vecchia-tartaruga con gli occhi scuri) ora ha gli occhi azzurri, ma è rimasta una gran mangiona.
Sono contenta di aver notato che la struttura dove ho partorito, con gli anni, si è avvicinata alla filosofia dell’allattamento al seno. Ora, se il piccolo piange, te lo portano. Non importa che sia orario di medici, di pranzo o di parenti. C’è la stranzetta delle mamme e … tanti saluti a tutti quanti!


P.S. interrogativo?
Ho allattato per 36 mesi (complessivi per 3 figli). Tutte le volte il latte è scemato, da solo, in pochi giorni.
Una mia conoscente, ha smesso di allattare al seno per mancanza di latte. Lei ha dovuto prendere le pastiglie per mandarlo via.... ???
La mia pediatra, figura professionale valida e a me più vicina in quei momenti, sembrava la persona meno informata sull’argomento “psicologia di una neomamma” e “allattamento a richiesta”.... ???
Anni dopo, tramite l’amica dell’amica, sono venuta a conoscenza dello “scatto di crescita” che può esserci intorno al 3° mese. Anche su questo argomento, nessun accenno da parte della mia pediatra.... ???

Questo post partecipa al blogstorming

sabato 18 giugno 2011

eclissi

Martedì 14 giugno, luna piena sopra i tetti

Mercoledì 15 giugno, eclissi di luna sopra i tetti


Martedì, mercoledì, giovedì venerdì:
Tri-blogger;     Guardo solo se ha risposto tal amica su fb, un'occhiatina se mi  ha scritto qualcuno, un secondo sui feed ai commenti ... e ...
Tri-giudiziosa:  NO! QUELLI NO!
Tri-blogger:      ....maddai...solo un minuto...
Tri-giudiziosa:  ....NO "I READERS" NOOOOOOOOOOOOO!!!
.......................................................
Sabato: vabbè ... per qualche tempo rimarrò eclissata




Era solo per mandarvi un saluto,
avvisarvi che sto bene
e che vi penso!!!
ciao...

mercoledì 15 giugno 2011

Se mi ami, legami

Tanto amore…

Ben5 “MAMMA ASPETTA!!!”
Trimamma “Faccio solo la retro!
Ben5 alzando la voce “NO, NON PARTIRE!!!”
Trimamma “Un attimo. Esco solo dal garage…”
Ben5 urlando “NON SONO LEGATO!!!”
Trimamma “Hoccapito. Arrrrivoooo!!!

Oppure;
La piccola ME “mama gne mmhh ogn!
Trimamma “Si, adesso ti lego!”

Oppure;
Neanche il tempo di risalire in auto che Aisha mi ricorda
“mamma mettiti la cintura!”


(Allora mi domando… pechè il rituale della nanna non ha funzionato allo stesso modo???)

Questo post partecipa alla campagna "Se lo ami legalo" organizzata da Genitori Crescono, farmaciaserragenova.it, veremamme.it e mammafelice.it

I blog per la sicurezza

La chiave di lettura

Nel mio vagabondare, arrivo a questo blog, attratta da una scritta luminosa che mi spalanca gli occhi e tanto mi incuriosisce; "Quasi quasi cambio vita"

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E che ti trovo invece? Il GIVEAWAY di Chiara.
Ma non il solito giveaway che grazie ad una fortunata estrazione mi permetterà, forse, di vincere il suo racconto!

NO, Lei pretende da me una risposta, coraggiosa e originale!

Perché mi piace leggere?
E, adesso cosa faccio IO? Cosa rispondo?


Questa volta meglio non curiosare tra le risposte altrui, perché solo a leggerne alcune mi sento un’inetta.
A me non piaceva leggere o peggio, nessuno mi ha insegnato a leggere, o peggio ancora nessuno mi ha trasmesso l’amore per la lettura! Forse qualcuno, a scuola, ci ha anche provato…coi riassunti da scrivere durante le vacanze, facendolo sembrare un obbligo, più che un piacere, e fallendo miseramente nel suo intento!

Ecco che trovo subito l'occasione per fare del vittimismo… è sempre colpa degli altri, è sempre per cause estrerne, non è colpa mia, ma si, però!
Inutile dire che questo è un aspetto molto presente nella mia personalità ed inutile aggiungere che è quello che più odio meno sopporto.
“Mentre tu sei l’assurdo in persona, e ti vedi già vecchio e cadente
raccontare a tutta la gente del tuo falso incidente...”
E' la frase di una stupenda canzone di Bennato in cui mi identifico molto.

Ma torniamo a noi.
E’ un amore tardivo, il mio, e sono troppi i libri che non ho mai letto.
Dunque ... perché –adesso- mi piace leggere?
Ho già detto che tante volte non mi piaccio, tante volte avrei voglia di cambiare vita, tante volte avrei bisogno, io, di essere diversa, nella meravigliosa vita che già ho.
Per questo sento la necessità di qualcosa che mi sproni, sento il bisogno di una via d'uscita.

Nei libri, talvolta, trovo la chiave che mi lascia aprire quella porta.
A volte riesco solo a intravedere un po’ di luce, altre volte mi si spalanca un nuovo modo d’essere, un nuovo modo di pensare, un nuovo modo d’agire.
Io spero sempre di poter cambiare!

Non importa che sia per qualche ora, qualche giorno o per la vita!
La chiave è lì!

lunedì 13 giugno 2011

simpatiche coincidenze

ps: Non prendetemi per matta ma vi informo che lo sfondo della pagina da me linkata è stato modificato, facendo perdere di significato al post originale!

questo post viene così modificato:

immaginatevi uno sfondo pubblicitario.
una bella signora, che sta sorridendo, mentre si rilassa, immersa nella natura svizzera!
A cosa sta sorridendo?
curiosi? cliccate qui sotto...
un bel sorriso!
e lo scoprirete !!!

giveaway-green di mammeacrobate ;)

Piatto ricco... mi ci ficco!!!

Perdonatemi se approfitto di un questo "luogo pubblico" per farmi i miei fatti privati, ma...

siccome il mio aspirapolvere ha quasi 10 anni
siccome è già stato riparato una volta
siccome si era rotta la scheda del pulsante dell'accensione (?)
siccome quel signore gentile è riuscito a ripararlo con poca spesa
siccome da quel dì, per usarlo, inserisco la presa nella corrente e questo parte alla massima velocità (non regolabile)
siccome ogni volta, prima di ricordarmi che devo andare a togliere la presa, tento di spegnerlo alla vecchia maniera, insultandolo perchè non si spegne
siccome non so quanto tempo, 'sto poverino, in queste condizioni, riuscirà a tirare avanti...

ho deciso di partecipare al giveaway-green di mammeacrobate!



Probabilmente non vincerò ..... ma ..... tentar non nuoce!!!
Per intanto, incrocio le dita!

domenica 12 giugno 2011

blog candy vacanziero...

Solo per segnalare un blog candy davvero simpatico
di frollini a colazione (io li adoro, ma sto cercando di perdere qualche chilo e allora...solo fette biscottate!)

... CLICCATE QUI ...

e buone vacanze a chi parte!!!!

giovedì 2 giugno 2011

Un fiore per te




immagine tratta dal web


Ci avevo già pensato, ma nonostante siano passati (solo) 28 anni, parlare di questa cosa mi imbarazza ancora.
Proprio come fare le condoglianze a qualcuno.
Tante volte evito, passando forse per maleducata.



Poi questo post mi ha tirato per i pantaloni, come di solito fa la piccola Me, quando vuole essere presa in braccio!




Cosa ricordo di te?

Profumo di segatura, odore di colla, rumore di sega, calore di pressa, colore di mobili nuovi, pezzetti di legno sempre a disposizione per i nostri giochi, le confidenze permesse solo al più piccolo, la tua passione per la politica, bandiera rossa, i disegni sui volantini riciclati del partito, la spuma al circolo, “la scorezzetta” e “la montanara”, i cori con gli amici, le gite al lago coi coscritti, i capodanni, i giri di valzer, le vacanze al mare a luglio, il campeggio che ancora era una cosa da poveri, l’amata Opel-station-wagon, i mozziconi accesi delle tue sigarette, lanciate contro il muro per fare le scintille, la saggezza della tua barba, il timore per il tuo ruolo paterno.

Ricordo il dopo, quando era così strano non apparecchiare anche per te.
Quando telefonavano i clienti e passavo la cornetta alla mamma, per comunicare la notizia.
I telegrammi e la tanta gente.
Dicevano che eri troppo giovane… non capivo… per me eri già grande.
Mio marito fra quattro anni avrà la tua età. Adesso me ne rendo conto. Eri nel pieno della vita.

Non si può dire che tu non sia un nonno giovanile!
Ho ancora qualcosa di tuo; la maglia blu che metto in casa in primavera, il golfone aviazione di lana che mi ripara dal freddo e due frasi che ritrovo nella mia vita “la troppa confidenza perde la riverenza” e “poteva andare peggio”.
Il 2 giugno in casa nostra è sempre stata festa,
a dispetto del fatto che la Nazione si fermasse o meno per la sua Repubblica.
La mamma ti avrebbe regalato il solito pacchetto di sigarette, nonostante ti invitasse a smettere di fumare. E noi avremmo riso.
Tanti Auguri papà. Oggi avresti compiuto 76 anni!
Spero che nel posto in cui ti trovi, organizzino feste “da dio”!!!

mercoledì 1 giugno 2011

Celebrazioni

Se avessi avuto un dispositivo incorporato, capace di scattare foto al mio batter di ciglia, avrei potuto immortalare, nell’ordine;

- Durante le celebrazioni del 17 marzo, davanti all’ingresso della scuola di mia figlia, la bandiera italiana, appoggiata, poco dignitosamente, al portaombrelli.
Il portabandiera ufficiale era a rischio cedimento.
Titolo “se l’Italia non sostiene la Scuola, la scuola non può sostenere la bandiera!”

- Nel marciapiede del paesello, una madre con le proprie figlie che camminavano controvento, una in coda all’altra, avvolte nei loro bellissimi e preziosi Sari, uno di color verde, l'altro bianco, infine rosso. L'effetto era davvero spettacolare!
Titolo “Italiane a passeggio”

- In piazza, la facciata di quell’edificio comunale, appena ristrutturato a suon di milioni (di euro) transennato perché in parte pericolante.
Titolo "… e io pago!”

Ma, non ho saputo/potuto cogliere l’attimo!

Tuttavia, con i se e con i ma non si partecipa ad un Contest ed allora, ecco che snocciolo la mia prima foto; 

Sapori particolari - in tricolore - della nostra Italia
Questa la seconda;
  
Fantasia e creatività - in tricolore - scovata in un negozio italiano

Ed infine, la terza;

Classica, il tricolore, in ricordo del 2 giugno 1946

giorno in cui gli ITALIANI e le ITALIANE si resero protagonisti, democraticamente ed a suffragio universale, della nascita della nostra Repubblica .

Questo post partecipa al contest di Pisa & Love (MI) immortali gli italiani?
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