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immagine tratta dal web |
Il sesso e la contraccezione
Dopo la prima figlia non ho avuto bisogno di ricorrere alla contraccezione.
Lei non voleva il fratellino e sentiva nell’aria quando c’era qualcosa di strano.
Non appena papàbarba mi sfiorava, con qualche strana intenzione, lei si svegliava e l’unico modo per farla riaddormentare era tenerla tra di noi nel lettone!
Conoscete contraccettivo più sicuro di questo?
(Ma anche questo metodo ha una percentuale di rischio…)
Voyeur!
“Trimamma, quante volte è successo?”
“non… non saprei”
“diamine ci sarà pure un limite?”
“mmm …molte … molte volte, da lontano”
“lontano, quanto lontano?”
“nella stessa stanza a due, tre metri … però solo un paio di volte da vicino…”
“cosa intendi … da vicino?”
“con noi … nel… nel lettone!”
“...ma chi era?”
“la prima volta un maschio, la seconda una femmina!”
“spero vi siate pentiti!”
“beh, pentiti … è stato imbarazzante, lo ammetto, ma infondo… anche un po’ divertente”
“divertente?!?!? E se si fossero svegliati?”
“sarebbero stati piccoli Voyeur!”
Alla ricerca del maschio
Premessa; avevo letto che il sesso del nascituro poteva essere determinato da un certo tipo di dieta e dal momento particolare dell’incontro. Non che ci credessi troppo ma … non mi costava nulla provare, avevo il 50% di probabilità di riuscita.
Premessa2: ci siamo conosciuti tardoni e non siamo mai stati troppo passionali. In realtà siamo anche un po’ timidi! Diciamo che abbiamo sempre preferito approcci abbastanza romantici.
Quindi… mi ci vedete spedire la piccola giù dalla nonna e invitare papàbarba con un
“sbrigati, facciamolo adesso, che è il momento giusto” ????????
Infatti. Cose dell’altro mondo!!!!!!!!!!!!
(beh, la scusa era buona, no? ;P)
Tutti figli dell’idraulico
Sono talmente pigra che ho sposato un idraulico per non dovermi fare l’amante!
Eh si, i koala somigliano a lui!
Quelle cose ... dopo i figli!
“ehi, ma tu te lo ricordi come lo facevamo prima di avere figli?”
“SI, ricordo che non c’erano orari, ne stanchezza, ne paura che qualcuno si svegliasse all’improvviso, ne questa necessità di non fare rumore!”
“ma di cosa stai parlando, scusa?”
“beh, del sesso… non è questo che intendevi?”
“No, io pensavo… a come ci svegliavamo lentamente la mattina, o a quanto potevo stare in bagno da sola, alla tv tutta per noi, alle penichelle della domenica pomeriggio, alle passeggiate in riva al mare e quando aspettavamo il tramonto in spiaggia, a quando non uscivamo con gli amici per starcene da soli, o potevo leggere prima di addormentarmi senza avere un koala che mi giocasse addosso.... cose così, insomma!”
“…ah... !”
“ma, soprattutto, non ricordo una cosa!?”
“cosa?”
“durante il pranzo, o la cena, quando riuscivamo ancora a parlare … di cosa parlavamo???”
“ … forse … di quanto sarebbe stato bello avere dei bambini ???”
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