mercoledì 6 aprile 2011

Vi racconto una storia

Lo sapete che 42 anni fa era il giorno di Pasqua?

C’era una volta una bis-mamma, con una pancia piccola piccola, ma piena!
Era in attesa del terzo nano o alieno o koala, come è in uso dire ora. Maschio o Femmina?
non era dato saperlo. Sorpresa!
Era andata nella chiesetta poco distante da casa, per seguire la messa Pasquale delle 11:00.
Durante, o appena fuori da messa -le versioni di volta in volta contrastano- ha avuto la sensazione che stesse “succedendo qualcosa!” Era la terza volta, non era certo una sprovveduta!
Andata in ospedale trovò un ambiente poco accogliente. La ricoverarono ma pensarono fosse una “rompi, maniaca, in cerca di attenzioni” con quella pancia piccola piccola.
“Ma è già il terzo….”    “Signora, avrà sbagliato i conti!!!”
Fu così che mentre i dottori erano a festeggiare e tagliare la colomba, la bis-mamma con la pancia piccola piccola, sentì che qualcosa “non andava” o “andava troppo velocemente”.
Cercò di suonare il campanello, ma non ci arrivava perchè le avevano spostato il letto (o forse questi sono ricordi falsati di una donna impaurita) e si mise ad urlare. Aiuto!!!
Accorse un’ostetrica o infermiera (elemento variabile) che aiutò a far nascere la  piccola .... per non dire che si limitò a raccoglierla da quel letto di ospeale.
Era veramente piccola: pesava kg 1,600 anche se era a termine. Restò un mese in incubatrice, con un ago infilato nella testa (questo giustificherebbe una futura fobia per gli stessi?).
La madre fece avanti e indietro da casa col suo latte, ma poteva vederla solo attraverso il vetro. Altro che marsupio-terapia! Ma la difficoltà, la tristezza, la paura, la stanchezza di quei momenti non vennero mai comunicati alla piccola. Si narrava quel giorno, sempre con parole divertenti!
Ehhhh, quello che le mamme non dicono! … Le figlie lo scopriranno da sole!
Venne detto che si fosse trattato di una gravidanza extra-uterina. Oggigiorno, forse si parlerebbe di placenta che non nutre e la piccola verrebbe preventivamente fatta nascere con un cesareo.
Suo padre, si divertiva a raccontare che il braccino della piccola misurava quanto il suo pollice!
E la prima foto fu scattata con accanto la scatola della bocce, per ricordarsi di quanto fosse piccola!
Non sapremo mai se gli avvenimenti del ’68 influirono sulla psiche della bis-mamma e conseguentemente giunsero nell’animo della pancia piccola piccola! Se l’embrione piccolo piccolo percepì, in qualche modo, quell’aria di rivoluzione! Sta di fatto che lottò, sopravvisse e vinse!
La storia è testimone del fatto che quella bimba è cresciuta!   Tanto!   Troppo!
Qualcuno ultimamente le ha chiesto quando arriverà il quarto! “No guardi, non è pancia! È ciccia!”
Ecco quello che tri mamma si è sempre sentita raccontare riguardo la sua nascita!
E a voi, come hanno raccontato il vostro “grande giorno”? Ah, non mi chiamo Pasqualina!

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due anni fa questa data si è legata indissolubilmente a quanto accaduto in Abruzzo.
I telegiornali davano a ripetizione notizie e immagini del terremoto dell’Aquila.
Se credessi a numeri e date, penserei che questo è un giorno dedicato a chi deve, vuole, può, rinascere!  Un pensiero a loro.


5 commenti:

  1. Che bellissimo racconto!!! Tanti, tanti auguri TRI MAMMA!!!!

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  2. Tanti auguri carissima! una bellissima storia! Sì: ora lo metto nella lista-delle-cose-da-fare-nel-blog, e ti racconto anche la mia, di nascita leggendaria! Baci

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  3. @tutte: GRAZIE MILLE !!!!

    comunque rimango in attesa di sapere in che modo le vostre mamme, o papà, o nonne e zie, vi hanno raccontato della vostra nascita => prendete esempio da SuSter

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